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      Dopo narrato tutto ciò al Bramino pellegrino, soggiunse il Gambero:
      - Se un Topo ha potuto rendere un servigio così importante a un Elefante, non potrebbe anche darsi che prima o dopo io mi trovi in grado di esserti utile e di mostrarti la mia riconoscenza pel favore che ora ti domando?
      Calasarma aveva ascoltato il Gambero con grande attenzione, facendo le meraviglie che un così vile animaletto avesse a mostrare tanto ingegno. Epperò, presolo senz'altro e messolo nella sua bisaccia, si rimise in viaggio.
      Cammina cammina, eccolo entrato in una fitta boscaglia. Il mezzodì era vicino, ed egli si fermò, per riposarsi, all'ombra di un albero fronzuto, e non tardò a prender sonno.
      E fu proprio durante il sonno che le previsioni del Gambero si avverarono.
     
      IL CORVO, LA SERPE, CALASARMAE IL GAMBERO.
     
      Sotto l'albero, all'ombra del quale dormiva senza sospetto il Bramino Calasarma, una mostruosa serpe aveva eletto domicilio in un monticello di terra; e sull'albero stesso un Corvo avea costruito il suo nido. Corvo e Serpe, da buoni vicini, se l'intendevano; e quando un viaggiatore spossato veniva a riposarsi all'ombra dell'albero, il Corvo ne avvertiva la Serpe con un grido convenuto, e la Serpe, sgusciando fuori dal suo buco, si accostava alla chetichella, mordeva il viaggiatore e gl'iniettava il suo veleno nel sangue. Era questo veleno così sottile, che il pover'uomo moriva di botto. Allora il Corvo chiamava a raccolta i parenti, e tutti insieme piombavano sul cadavere e si facevano una scorpacciata.


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Il pancia tantra ovvero Le cinque astuzie
Cento e più favole per divertire ed istruire la gioventù
di Viscnù-Sarma
Società editrice Partenopea Napoli
1914 pagine 129

   





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