Pagina (119/129)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      - Bravo! - pensò Devasarma - ci vado anch'io.
      E detto fatto, si mise la via fra le gambe, dirigendosi al palazzo del Re.
      Questo Bramino andava allevando in casa un icneumone al quale marito e moglie erano molto affezionati: gli prodigavano ogni sorta di cure e non gli davano da mangiare che burro e latte. Ora, non avendo a chi lasciare in custodia il figliuoletto, Devasarma, prima di uscire, lo raccomandò vivamente al suo icneumone, ingiungendogli di tenerlo sempre d'occhio, e di badare a che non gli capitasse qualche guaio: di qualunque accidente, che potesse sopravvenire per poca vigilanza, avrebbe risposto con la sua vita.
      Ciò fatto, corse più che di passo al palazzo del Re, e non appena ebbe ricevuto la sua parte di largizioni, che questi distribuì a tutti i Bramini presenti, riprese la via di casa sua, sempre trepidando che qualche disgrazia non fosse capitata al bambino affidato alle cure di un animale così debole come un icneumone. Ma, nel tempo della sua assenza, la vita del figliuoletto avea corso veramente un gravissimo pericolo.
      Già da molto tempo un grosso serpente aveva, senza che altri se n'accorgesse, stabilito il suo domicilio in una buca scavata nella parete della casa del Bramino. Profittando del momento che marito e moglie erano fuori e che un gran silenzio regnava intorno, il serpente era sbucato dal suo nascondiglio, e strisciando di qua e di là per le camere, s'era accostato a poco a poco alla culla nella quale il bimbo dormiva. Già s'inarcava, rizzandosi sulla punta della coda, per slanciarsi e divorare la povera creaturina; ma l'icneumone, che vigilava con tanto d'occhi, non appena l'ebbe scorto, montò in furia, gli saltò addosso, lo afferrò per la gola e lo strangolò. Dopo aver così ucciso il serpente, l'icneumone lo fece in tanti pezzi, e tutte orgoglioso della vittoria riportata, tornò al suo posto accanto alla culla e seguitò a far buona guardia, aspettando con impazienza il ritorno dei padroni per comunicar loro l'accaduto non che gloriarsi d'aver salvato il bimbo da un pericolo mortale.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il pancia tantra ovvero Le cinque astuzie
Cento e più favole per divertire ed istruire la gioventù
di Viscnù-Sarma
Società editrice Partenopea Napoli
1914 pagine 129

   





Devasarma Bramino Devasarma Bramini Bramino