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      Cercò nel 1815 d'entrare nelle guardie nobili del pontefice, ma non l'ottenne perchè infermiccio e affetto da epilessia. Studiò allora teologia e si fece prete: la sua salute migliorò e l'epilessia andò svanendo: andò in missione al Chili nel 3 luglio 1823: arrestato a Palma dalle autorità rivoluzionarie di Spagna per sospetto di missione politica, rimase prigioniero alcuni giorni: liberato e rimessosi in mare, fu la nave assalita dai filibustieri, ma potette salvar la vita: colto da burrasca, pericolò naufragio: finalmente giunse nel 1824 a Rio della Plata e l'anno dopo arrivò a Santiago del Chili. Nel 1825 ritornato a Roma, Leone XII lo nominò arcivescovo di Spoleto: Gregorio XVI lo elesse vescovo d'Imola nel 1832, e cardinale nel 1840. Salito al pontificato, diede riforme liberali e spiegò ostilità contro l'Austria che gli aveva occupata Ferrara: ciò destò indicibile entusiasmo in Italia, e il suo esempio fu seguito dalla Toscana che ebbe pur essa riforme, e il nome di Pio IX divenne parola d'ordine di risorgimento nazionale. Era giunto così l'anno 1847, e le dimostrazioni contro i governi dispotici si moltiplicavano nella penisola.
      La Lombardia non rimase ultima in que' moti che rivelavano l'aspirazione a libero reggimento. Nel settembre 1847, essendo morto l'arcivescovo Gaisruck, di nazionalità tedesca, l'imperator d'Austria lo aveva rimpiazzato con Bartolameo Carlo Romilli da Bergamo, già professore di religione nel patrio liceo, indi parroco di Trescorre, poscia vescovo di Cremona.


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Storia delle cinque gloriose giornate di Milano nel 1848
Antonio Vismara
di Editore Pagnoni Milano
1873
pagine 141

   





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