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      Riepilogando i fatti di quell'anno, noi vediamo le sette politiche, dissenzienti nei mezzi, armonizzare tutte nello scopo; - quello di rovesciare il tarlato trono di re Ferdinando; - di cui eran accusa le fallite promesse, le condanne capitali e gli esigli, l'insolenza del militare, la burbanza de' ministri, la corruzione generalizzata. Cominciò disegno di attuazione di sommossa nel 12 gennajo di quell'anno, ma venne scoperta perchè Giuda, che si era appiccato, aveva lasciati nepoti, ed uno si rivelò in un congiurato che ogni cosa scoprì all'autorità, la quale popolò le galere di coloro ch'eran sfuggiti al carnefice. Ma nel sangue e nei bagni non si soffocano i principii, e l'idea nazionale ripullulò più prosperosa dovunque: da ciò nuovi arresti, nuovi procedimenti, nuove condanne, nuove fatiche al boja: quarantatre furono i condannati nella congiura di Monteforte!
      La scintilla rivoluzionaria si diffuse allora per tutta Italia, e noi imprendiamo a narrare la storia della rivoluzione milanese.
     
     
     
     
      IL 18 MARZO
     
      Gli estremi si toccano, dice un antico adagio; talchè come dalla licenza è generata la tirannide, così il despotismo estremo conduce a libertà.
      Così fu di Milano nel 1848: - oppressa da un governo che voleva ritenerla schiava: - stretta a ferreo giogo: - bavagliata onde non parlasse: - soffocata onde non facesse udir neppure i suoi gemiti, - Milano sofferse, ma non cadde; - ebbe soffocata nella strozza la voce della libertà, ma ella seppe mantener vivo il sentimento liberale ne' più reconditi recessi del cuore.


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Storia delle cinque gloriose giornate di Milano nel 1848
Antonio Vismara
di Editore Pagnoni Milano
1873
pagine 141

   





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