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      Sua disgrazia volle che vani fossero i suoi sforzi, giacchè, riunitisi que' mostri in numero sovrabbondante, gli sfondarono la porta; ed appunto per aver loro usato resistenza, appena entrati prima cosa fu di percuoterlo spietatamente ed obbligarlo a chiedere ginocchioni la vita, indi saccheggiarlo di tutto quel poco di meglio che aveva per l'importo di lir. 653. Poi risovvenendosi uno di essi che avevano dovuto impiegare qualche fatica per rendersene padroni, senza più riguardo niuno, subito come furia d'averno gli si avventa addosso, e duro e freddo qual marmo alle strazianti lagrime della moglie e delle figlie, che quasi fuor di sè stesse dallo spavento chiedevano grazia per l'infelice, gli scaglia un colpo sulla testa e gli altri lo imitano; indi così lo abbandonano estinto al suolo; lasciando gli sventurati suoi cari in uno stato di dolore che ci fa pena il descrivere, bastando il fatto da sè stesso a darne tutto il campo alla considerazione. -
      A Giovanni Battista Beltrami si deve la salvezza del borgo di Viarenna. Dopo di aver recato soccorsi di vitto e di denari agli abitanti di questa parte della città confinante coi bastioni della Porta, alla testa di pochi uomini eseguì una barricata mobile con fasci di legna, e la spinse avanti l'inimico, il quale vi scaricava contro una grandine di palle ed alcuni colpi di cannone a mitraglia. Infiammati i nostri di furor patrio non temono la morte, e si spingono tanto sotto che costringono l'inimico alla fuga, lasciando tre de' suoi morti sul campo.


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Storia delle cinque gloriose giornate di Milano nel 1848
Antonio Vismara
di Editore Pagnoni Milano
1873
pagine 141

   





Giovanni Battista Beltrami Viarenna Porta