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      La caraffa poi si scarica coll’arco conduttore T, o si adopra per la scossa ec.
      (Fig. 4). Colla caraffa stessa caricata nel modo surriferito si ravviva l’elettricità, che per avventura si fosse indebolita. S’impugna dalla mano L per la pancia G, si posa sulla faccia nuda del mastice B. Indi lasciata la pancia si trasporta la mano L a reggerla pell’uncino I, e così dimenandola si viene a scorrere sopra tutta la faccia B fin presso l’orlo del piatto AA, senza però toccarlo: dopo di che si rimette lo scudo, si scarica toccando ec.
      (Fig. 5). Senza poi togliere ad imprestito alcuna straniera elettricità basta ad imprimerla la prima volta sulla faccia del mastice ancor vergine B, un leggiero strofinamento colla palma della mano. Questo v’imprime elettricità di difetto, e tale pure ve l’eccita lo strofinare con panno, carta ec.; ma strofinando con carta dorata sorge spesso (non però sempre) elettricità di eccesso. I segni che s’ottengono col solo strofinamento sono alquanto deboli, è vero; tuttavia essendo capaci di caricare alcun poco la caraffa, eccovi pronto il mezzo di avvivarli col giuoco di sopra mentovato della stessa caraffa.
      (Fig. 7). Il piatto AA è sorretto da una colonnetta di vetro E, intonacata di ceralacca, impiantata, o fermata a vite nel piedistallo ossia scatola di legno PP (che serve poi a rinchiudere tutto l’apparato), e fermata pure a vite a un dado, o bottone che risalta dal centro della faccia inferiore di esso piatto (e questa è la ragione per cui l’orlo inferiore del piatto debbe sporgere alquanto più, come si è di sopra avvertito, a fine cioè che il bottone non impedisca quando si vuol far posare il piatto piano e fermo). Questo piatto così isolato porta una punta ottusa N inserita in uno de’ forellini s s s praticati a tal oggetto sì nell’orlo del piatto, come attorno allo scudo, e un’altra verghetta metallica terminante in palla Q, a cui viene presentata a qualche pollice di distanza la punta M. Lo scudo CC porta pure inserita una punta N nel mentre che un’altra M gli vien presentata dall’opposto lato.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 227

   





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