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      Non vi fa terrore l’accostarvi? Eppur io, dato bando ad ogni spavento, amo anzi pronosticare utili cose, e vantaggiose, e mi compiaccio raffigurar ivi quella camera per la Medicina elettrica che vorrebbe il Sig. Priestley istituita. Ne vaneggio io già decantando così grandi, e strepitosi gli effetti d’un così vasto apparato: oso predirli tali, incoraggito, e quasi rassicurato dall’azione di quello, sopra cui sto attualmente sperimentando, il quale sebben non giunga ancora a due piedi di diametro, è mirabile il vedere di quanto lungo tratto si lascia addietro tutti gli altri apparati di circa un piede, o minori.
      Ma la spessezza del mastice per tanta estensione di superficie richiesta, che notai per primo, e intrinseco inconveniente mi dà ancor molto a pensare. Se non che ho fondamento di credere che una linea, e mezza, o poco più sia per essere sufficiente per qualunque ampiezza, e il fondamento riposa sopra delle prove che ho fatte a quest’oggetto. Altronde per prove similmente fatte mi risulta che tale spessezza di una linea, e mezza (sebbene si diminuisca di molto la virtù della mezza linea in sù) porta ancora una carica abbastanza forte.
      Ho detto che io estimo poter bastare per qualunque grande apparato l’altezza nel mastice d’una linea, e mezza: intendo però che questo sia dappertutto unito, e sodo sopra un piano similmente eguale, e liscio, che non abbia screpolature, nè vi si coprano sotto dei vacui, o bolle d’aria. Ma come emendar quelle, e purgarlo affatto di queste? Non è difficil cosa il venirne a capo.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 227

   





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