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      Quando dunque si leverà in alto a misura che allontanandosi dal caro piano si ridurrà alla naturale sua angusta capacità, la tensione elettrica dispiegherassi maggiore, e maggiore sempre fino al termine di 50 gradi (nel supposto caso che la tensione fosse di ½ grado stando il disco posato e la sua capacità in tale stato cento volte maggiore), quando cioè la sua atmosfera non facendosi più sentire al detto piano sarà cessata ogni maniera di compenso, e tolto quell’equilibrio accidentale, che teneva la tensione così bassa. È inutile il dire, che calando di nuovo il disco verso il piano, si abbatterà di nuovo l’elettrometro, a misura che l’equilibrio accidentale si andrà ristabilendo; giacchè questo è il primo fenomeno che contemplato abbiamo, e che ne ha condotti alla spiegazione di tutto il resto.
      XLIX. Soggiugnerò questo per ultimo schiarimento. Succede al disco che passa dallo stato d’isolamento solitario a quello di affacciarsi finanche a combaciare un piano convenientemente preparato, o da questo all’altro stato, lo stesso che succede ad un conduttore compreso sotto angusta superficie, che si dispieghi in una assai più ampia, e vice versa (richiamiamo l’esempio della catena ammucchiata, e poi distesa, o dei cilindri ch’entrano un nell’altro). Elettrizzato a un alto grado il conduttore quand’è avvolto e impicciolito, se dopo viene a distendersi od allungarsi, decade in lui la tensione a misura che l’elettricità, compartendosi a una più grande capacità, vien diradata. All’incontro elettrizzato debolmente quando è disteso e gode della sua maggiore capacità, se dopo si avvolge, e rappicciolisce, va egli acquistando vie maggior tensione a misura che l’elettricità si raccoglie, e viene condensata in una capacità minore.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 227