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      De Luc nell’opera di già citata, più volentieri m’appiglio all’espediente di costrurre, per la misura di quelle elettricità che anderebbero ai 50, 60, 70, e più gradi, un altro elettrometro con palla assai più grossa ancora, il quale riesce così anche men soggetto a disperderla con ispruzzi spontanei. Questo pendolo dunque vuolsi caricare d’una palla così grossa, che non abbia egli mai nè a sputare, nè ad oltrepassare, per la più forte carica che si può dare ad una boccia di Leyden, i 35, o al più i 40 gradi del suo quadrante: e allora cesserà il bisogno d’ogni correzione fino a tal punto; e al più una picciola se n’avrà a fare per que’ pochi gradi che stan sopra ai 35. Ciò ritenuto, vuo’ ridurne uno al segno, che per cinque gradi del primo quadrante elettrometro suo compagno, non marchi che un grado solo4 (mettendoli così nell’istesso rapporto in cui stanno tra loro gli altri miei due elettrometri a boccetta). Un grado allora di questo quadrante elettrometro secondo ne avrà 10 del secondo a boccetta, e 50 del primo fondamentale; così 35 ne verranno corrispondentemente 350 di quello, e 1750 di questo; in fine 40 (con piccola correzione) 400 dell’uno, e 2000 dell’altro: alla qual forza non giunge mai la carica di una boccia di Leyden; essendo la massima che può portare, senza o scaricarsi spontaneamente, o venire spezzata (secondo che ho potuto computare) di qualche centinajo di gradi al disotto degli anzidetti 2000.
      Ma se tanto, e non più di forza può sostenere la boccia di Leyden, una molto maggiore ancora di tali 2000 gradi ne può ricevere e ritenere un semplice conduttore perfettamente isolato, liscio, e senz’angoli, il quale ascende sovente ad un segno assai più alto: e chi può dire fino a qual intensità giunga, allorchè vibra la scintilla piena a 24 e più pollici di distanza, come nelle migliori macchine elettriche d’Inghilterra, e singolarmente nella sì grande, e magnifica del gabinetto di Teyler a Harlem5? A misurare la forza, non dirò di un’elettricità cotanto strepitosa, ma d’una che faccia scoccare attraverso l’aria la scintilla guizzante pur solo alla distanza di 14, o 15 pollici, non credo che vi possa essere quadrante elettrometro, che vaglia; poichè, come impedire che esso effonda con ispruzzi da questo, o da qual lato un elettricità sì intensa?


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382

   





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