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      Da ciò io aveva bensì giudicato all’ingrosso, che la condensazione dell’elettricità nel piatto, che la riceve stando combaciato col suo piano semi-coibente, giugnesse a più di 100 volte; ma se a 200 a 300 a 400 non avrei saputo indovinarlo. Non fu dunque che qualche tempo dopo, ch’io immaginai diverse sperienze, onde poter determinare qualche cosa di più preciso. Tra le molte maniere da me tentate eccovi quella, che mi pare, e più diretta, e men sottoposta ad errore.
      Carico una boccia di Leyden di mediocre grandezza, avente circa un mezzo piede quadrato di armatura, così debolmente, che provocandola alla scarica potria appena dare una scintilluzza, e che alza l’elettrometro mio più sensibile e. gr. a soli 15 gradi. Questa boccia toccando uno scudo d’elettroforo, che serve egualmente da piatto del condensatore, e che ha 10 pollici di diametro, toccandolo in istato d’isolamento perfetto, vi perde così poco della sua carica, che non decade per avventura di un decimo di grado, elevando intanto il piatto stesso ad una forza eguale alla sua, vale a dire presso a 15 gradi: e ciò per essere la capacità di questo un nulla quasi rispetto alla capacità di quella. Ma non accade già così, ove esso piatto posi sul piano di marmo asciutto, e la boccia venga a toccarlo: in questo caso ho trovato, che essa perdeva un buon terzo della sua carica, e componevasi col piatto medesimo a 10 gradi; onde era facile concludere, la capacità della prima essere soltanto doppia di quella del secondo. Assicuratomi dunque, coll’esplorare mediante l’elettrometro il residuo di carica della boccia, che il piatto giacente sul suo caro piano ha 10 gradi di elettricità, lo balzo in alto, per ridurlo da quella straordinaria alla naturale sua capacità; e allora è, ch’ei mi dispiega tale, e tanta forza elettrica, che spruzza da tutti i lati, sebbene abbia gli orli ritondati, talchè sapendo io per altre prove, che cotesti spruzzi spontanei non si eccitano che da un elettricità forte almeno di 100 gradi (70 circa senza correzione, che colla correzione vagliono 100) del mio quadrante-elettrometro, che sono poi 1000 dell’elettrometro a boccetta più sensibile, giudico sicuramente, che la condensazione dell’elettricità è andata oltre a 100 volte.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382

   





Leyden