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      E supposto pur che lo fosse, come prometterci di fare sempre l’esperienza con eguale celerità e destrezza, il che pure molto influisce al maggiore o minore ingrandimento dei segni, secondo che ho ivi accennato?
      Convenendo però che il condensatore è un istrumento infedele, ove trattisi di misure precise, son ben lungi dall’accordare, che in niun modo servir possa alle osservazioni comparate dell’elettricità atmosferica, a misurarne cioè almeno all’ingrosso le diverse forze. L’esperienza, la quale mi ha insegnato, che sendo in buon ordine il piano semicoibente (facendolo cioè intiepidire al sole o al fuoco, s’egli è un piano di marmo non abbastanza asciutto, o, s’egli è un buon taffettà cerato o verniciato, tenendolo semplicemente netto e mondo); e facendosi l’esperienza con sufficiente destrezza, il condensamento dell’elettricità infusa nel piatto metallico da una boccetta di Leyden debolissimamente carica va a 120 volte circa, mi ha mostrato ancora, che quando, sendo elevato l’elettrometro atmosferico con in cima al suo piccolo conduttore la solita fiammella, le paglie divergono di 2 gradi, di 3, di 4, una boccetta di Leyden avente 10 in 12 poll. quadrati di armatura e il collo incrostato di ottima ceralacca, perchè sia ben isolante, tenuta in mano, e fatta toccare coll’uncino a tal conduttore giunge a caricarsi in 5, o 6 minuti, se non di tanto, poco meno di quei 2, 3, o 4 gradi. Or sia ex. gr. il condensatore di tal capacità, che per esperienze fatte, prenda la metà della carica della boccetta.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382

   





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