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      L’elettricità dunque (parlo sempre della debole) si depone poco a poco dall’aria nel conduttore per tutti i punti di contatto: intendasi di quella parte di esso conduttore, che s’immerge nell’alto strato elettrico; e secondo che più addentro s’immerge.
      Quello, che dico di un conduttore Frankliniano molto elevato, ha luogo a proporzione anche per i meno alti, e fin pel nostro elettroscopio atmosferico portatile levato a pochi piedi solamente da terra: in questo pure qualche poco di elettricità si depone dall’aria a lungo andare, come ho accennato già in più d’un luogo 37; ma è ben raro, che vi se ne raccolga tanto da divenir sensibile a dirittura, senza cioè ricorrere alla boccetta di Leyden, e al condensatore. Quando, come d’ordinario a ciel sereno, non marca codesto elettroscopio, armato della semplice verga metallica senza la fiamma in cima, più di 3, 4, 6 gradi di elettricità accidentale, o di pressione (che coll’ajuto della fiamma monterebbero a 8, 10, 15 di elettricità reale), distrutta per via di qualche toccamento cotal elettricità accidentale, e caduti i pendolini, ho bell’aspettare, che si riaprano; essi nol fanno, che di qualche mezzo grado, o d’un grado al più, alcuni minuti dopo; e ciò neppure, se l’isolamento di tal elettroscopio non è perfettissimo, se è tale per cui si perda mano mano anche quel pochissimo di elettricità che in tal tempo va dall’aria deponendosi nel conduttore. Quando poi per qualche nuvola temporalesca od altro accidente, l’elettricità dell’atmosfera sia forte al segno di far salire i pendolini dell’elettroscopio, senza l’intervento della fiamma, a 15, 18, 20 gradi (che colla fiamma arriverebbero a ben 40 o 50), distrutta similmente con toccamenti quell’elettricità, che è pur anco accidentale, si farà luogo a subentrarvi la reale; ma adagio tuttavia, e in sì poca quantità anche a capo di alcuni minuti, che non che agguagliare i 40 o 50 gradi, resterà molto addietro pur anco dei 18 e dei 15, e giungerà appena a’ 4 o 5.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382

   





Frankliniano Leyden