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      De Luc, asserir può, che coteste sperienze distruggano affatto la base, su cui si fonda la mia teoria sopra l’origine dell’elettricità atmosferica: teoria, che, a sua detta, è comparsa verisimile e fondata sopra altri fatti? Non posso a meno di quì trascrivere il passo intiero45.„Qual mistero non è quello dei torrenti di fluido elettrico, che partono dalle nubi temporalesche? Il Sig. Volta ne avea assegnato una causa assai verisimile al primo aspetto, fondata sopra un fatto che il Sig. Cavallo verificò poco dopo, cioè, che allorchè si getta dell’acqua sopra dei carboni portati da un corpo metallico isolato, questo corpo dà dei segni di elettricità negativa. Da questo fatto il Sig. Volta ne inferì: che l’acqua convertendosi in vapori, acquistasse una più grande capacità per il fluido elettrico: che quindi ella ne involasse ai corpi, di sopra ai quali svaporava, e che, allorchè veniva a ripigliare il suo primiero stato, abbandonasse questa quantità di fluido elettrico divenuta sovrabbondante all’acqua formata. Dal che poi tirava questa conseguenza; che il fluido elettrico era incessantemente involato alla terra e trasportato nell’aria per mezzo de’ vapori; e che veniva indi a formarvi il fulmine, quando una grande quantità di vapori si cambiava subitamente in acqua. Questa ipotesi sembrava confermata dai rovesci di pioggia, che accompagnano ordinariamente gli scoppi di tuono. Altronde, siccome la marcia del fuoco dell’evaporazione è simile alla quì supposta del fluido elettrico, e che questo ha dei grandi rapporto con quello; così tale ipotesi ne veniva ad acquistare una nuova verosimiglianza.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382

   





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