Pagina (193/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non è altronde l’umido nemico mortale dell’elettricità per istrofinamento? Queste soprattutto erano le obbiezioni ch’io facea al Sig. Tralles, e con cui mi riuscì di convertirlo. Or che direbbesi, se in oggi venissi io stesso a temperare quella troppo decisa sentenza, e affermassi non essere poi siffatta opinione del Professore di Berna del tutto insostenibile? No: tale non ardirei più di qualificarla, dopochè molte nuove e curiose sperienze mi hanno insegnato, che diversi corpi, anzi quasi tutti quelli, che strofinati in massa un coll’altro, o contro l’aria, ricusano d’elettrizzarsi; ridotti poi in minuzzoli, o in polvere, e in tale stato soffregati, ed anche solo lanciati con impeto nell’aria, dan segni non equivoci di concepita elettricità. Sono note le sperienze del Sig. Tiberio Cavallo registrate nelle Transazioni Anglicane56, colle quali lasciando cadere da un cucchiajo asciutto di vetro, di metallo, d’avorio ec., poca resina spolverizzata sopra un piatto metallico isolato, da quel leggiero strisciare e strofinarsi contro il cucchiaio acquistava essa polvere resinosa tale e tanta elettricità, da far dare al piatto, sopra cui raccoglievasi, vivace scintilla57. Questa sperienza variata in più modi, ed estesa ad altre polveri e limature d’ogni genere, da me, dal Sig. Bennet58 e da altri, ci ha fatto vedere, che tutti quanti i corpi, anche quelli che passano per buoni conduttori, eccetto solamente i metalli, conduttori veramente perfetti; che tutti, dico, i corpi, fatti in bricioli o in polvere, ove si facciano passare per uno staccio o crivello, e sia pure di metallo, sicchè abbiano a strofinarsi bene, ovvero si caccin fuori con veemenza da un soffietto, concepiscono tostamente, chi più chi meno, qualche elettricità. Basti il dire che ne concepiscono, non che le farine, la cenere, la calce e il gesso stritolati, la polvere delle strade e quella delle vesti, l’arena; ma fin le sabbie metalliche, le ferruginose cioè o piritose, stacciandole o soffiandole, come s’è detto, ovvero scuotendole da un polverino anch’esso metallico; e per ultimo i tritumi e la polvere di carbone, che è, come si sa, dopo i metalli il miglior conduttore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382

   





Sig Professore Berna Sig Cavallo Transazioni Anglicane Sig