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      Or se l’elettricità sostiensi, e i pendolini non giungono a cadere del tutto per più minuti secondi in un ambiente estremamente umido, che faranno in uno men umido, in uno anzi secco? È facile l’immaginare che v’impiegheranno uno, due, tre, quattro minuti primi, un quarto d’ora, ed anche una o più ore, se l’aria è secchissima, e secchissime quindi anche le pareti esterne della boccetta; e ciò è, che infatti succede.
      Ma ecco di nuovo l’incomodo, e il tedio di dovere star ad osservare troppo lungo tempo, per giudicare del grado di umidità dell’ambiente. Sebbene potrebbe abbreviarsi di molto questo tempo, tenendo conto di quel solo che impiegano i pendolini a discendere da uno ad un altro grado di elettricità, per esempio dai 12 ai 10 o agli 8 gradi. Ma che? facendosi così diverrebbe poi troppo breve il tempo, e quasi impercettibile qualunque volta l’ambiente si trovasse molto umido, abbassandosi allora i pendolini da 12 a 10 gradi in meno di un secondo.
      In vista di ciò mi son rivolto anche pel nostro elettrometrino allo spediente già spiegato ne’ precedenti paragrafi, del toccamento cioè da farsi con un conduttore imperfetto, onde affrettare l’uscita e l’estinzione dell’elettricità; mi son, dico, rivolto di nuovo a questo spediente; ma quì con miglior esito, giacchè col medesimo, anzi maggiore risparmio di tempo, ho ottenuto di lasciare una sufficiente estensione tra i due estremi di grand’umido, e di gran secco, e di facilitare sommamente le osservazioni di paragone. Ho dunque provato a sollecitare la dissipazione dell’elettricità indotta nell’elettrometro, mercè di toccare il suo cappelletto, o la picciola asta metallica di cui è sormontato, con un corpo il quale non fosse nè coibente nè buon conduttore, e con varj di questi cioè di legno, carta, pergamena, cuojo, avorio, penne, barbe di balena, refe, setole, crini, corde di minugia ed altri; ed ho veduto che la debole elettricità dell’elettrometro (la quale invero altro che debole non può essere, e in niun modo scintillante) non veniva per tai toccamenti involata tutta, se non a capo di alcuni secondi; quand’anche l’ambiente, cui que’ corpi stavano esposti, era umidissimo; e a capo solo di molti secondi, e d’uno, due, tre minuti primi, quand’era l’ambiente molto secco; e corrispondentemente nelle mezzane umidità: con una differenza cioè molto notabile per ogni picciola varietà ne’ gradi d’umido; nel che, come si dichiarerà meglio in appresso, consiste il merito principale di queste sperienze igrometriche.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Primo - parte seconda
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 382