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      Dunque ho conchiuso, che il nervo presenta la negativa, il muscolo la positiva elettricità.
      §. 20. Checchè ne sia della pretesa parità colla boccia di Leyden, quello che viene direttamente provato dalle mie sperienze si è, che una forza elettrica prodigiosamente piccola vale a produr l’effetto delle convulsioni, s’ella è applicata in maniera, che il fuoco elettrico si tiri dall’esteriore dei muscoli e si faccia entrare pe’ nervi; e che all’incontro tirandolo da questi per portarle all’esteriore de’ primi, vi vuole a far nascere le stesse convulsioni una forza elettrica, sebben piccola ancora, quattro volte almeno maggiore di quella prima. Che però anche quando non s’impiega alcuna elettricità artificiale, ma si dà soltanto libero giuoco alla naturale dell’organo, colla semplice applicazione dell’arco conduttore, se questa elettricità sua propria è, come tutto ce lo indica, debolissima, eppur eccita le convulsioni, debbe credersi che la direzione del fluido sia quì pure quella stessa, che col meno di forza produce tali effetti, cioè dal muscolo al nervo, ossia dall’esteriore all’interiore del muscolo per la via del nervo.
      §. 21. Conformemente a ciò è naturale il credere, che, se anche nell’animale vivo e intiero vengono i muscoli, segnatamente quelli diretti dalla volontà, eccitati a contrarsi, e compiono i respettivi loro moti e funzioni col ministero del fluido elettrico, come tutto ci porta a crederlo, è, dico, naturale, che esso fluido tenga allora pure la medesima strada e direzione, cioè discenda dai nervi ai muscoli: quantunque produr possa gl’istessi effetti anche scorrendo in senso contrario, quando ciò faccia con forza molto maggiore.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193

   





Leyden