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      La ragione di tale e tanta sensibilità è riposta nel dover passare quella qualunque siasi corrente di fluido elettrico tutta raccolta pel solo ristretto canale de’ nervi crurali nudi ed isolati.
      §. 11. Or dunque non si ricerca più che una picciolissima corrente di fluido elettrico, che invada il corpo del picciolo animale, singolarmente i nervi, e trapassi per essi con rapidità per eccitare ne’ muscoli le indicate convulsioni. Dico con rapidità, giacchè se venga cotale trascorrimento ritardato da cattivi conduttori, può facilmente mancare l’effetto. Questa picciola ma rapida corrente, che attraversa il corpo della rana, si ottiene colla scarica anche debolissima di una boccetta di Leyden, che non giugne cioè a dar scintilla, e talora neppure a muovere un delicato elettrometro, si ottiene con quella scintillante, comechè debolmente, e talora anche non scintillante di un semplice conduttore di discreta capacità, dirigendo tali scariche, sia immediatamente, sia per mezzo di altri conduttori sopra di esso corpo, come fin quì si è mostrato.
      §. 12. Ma in un’altra maniera ancora si ottiene, che non dobbiam tralasciare di far osservare; ed è eccitando da un conduttore piuttosto grande ed esteso una forte scintilla, quantunque l’elettricità di questo per tutt’altra parte si traduca, che per la via de’ conduttori, tra quali sta collocata la rana. Un uomo es. gr. cava questa grossa scintilla dal gran conduttore della macchina elettrica, e ne viene scosso fino ai piedi, giù pei quali passa nel suolo tutto il fluido elettrico scaricato, mentre la rana trovasi posata sulla tavola lontana molti piedi da esso conduttore elettrizzato, in contatto, o vicina a qualche altro buon conduttore non elettrico, nè tampoco isolato, anzi prolungato fino sul suolo.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193

   





Leyden