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      Un altro fatto ben rimarcabile è che invertendo l’esperienza, sicchè l’argento in vece dello zinco baci la punta della lingua; sente questa o niun sapore, o un altro assai diverso dal primo, un sapor acre, urente e come alcalino; non altrimenti che portando la lingua contro il Conduttore a cuscini della Macchina, od altro elettrizzato in meno: evidente prova, che cotal sapore alcalino, quando pure si eccita coll’elettricità in un grado sensibile (il che riesce assai più difficile), proviene dal fluido elettrico, che sorte dalla punta della lingua. Dunque la lingua, e qualsisia sua parte (ecco una naturale conseguenza), quanto è da se, non tende nè a ricevere, nè a dare fluido elettrico; ma ne riceve o dà per virtù e forza propria de’ metalli, secondo che è il zinco o l’argento, che le stà applicato, sia immediatamente, sia mediante un corpo d’acqua, od altro corpo bagnato48: dunque la lingua è meramente passiva, e attivi in vece i metalli; son essi in codeste sperienze i veri motori, gl’incitatori della corrente elettrica. Quello che dico dell’argento e dello zinco, intendesi di due altri metalli diversi, o di specie e sostanzialmente, o per una od altra accidentale modificazione: la sola circostanza da notarsi, e che fa molto al mio proposito, è che gli effetti sono tanto meno energici, quanto meno differiscono tra loro i metalli messi alla prova in ordine alla virtù di smovere il fluido elettrico, al potere che hanno di spingere o di attrarre esso fluido posti al combaciamento de’ corpi umidi: in una parola quanto meno distano uno dall’altro nella serie o scala, in cui furono da me noverati nella lettera precedente sul fine del primo §. E quello, che dico della lingua, applichisi anche ad altri muscoli e nervi inservienti al moto de’ medesimi, anzi pure ai nervi soli; giacchè per eccitare le contrazioni de’ muscoli volontarj (notisi volontarj) non è punto necessario che il fluido elettrico venga tradotto da questi a quelli, o da quelli a questi; ma basta fare che scorra per un brevissimo tratto del nervo solo, come avverrà per es. se stringesi dolcemente con una pinzetta d’argento il tronco nervoso, dove che sia, o poco sopra, o poco sotto, anche alla distanza di una sola linea o minore, serrisi il medesimo con altra pinzetta di ferro, di stagno, o meglio di zinco, indi facciasi toccare addirittura una pinzetta all’altra, oppur congiungansi con qualsisia intermedio metallo49.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193

   





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