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      Presa dunque una gran lunga fila di persone, il pavimento umido, ed altri corpi bagnati, sono abbastanza deferenti per lasciare passare in queste sperienze, senza molto indebolirla, la corrente di fluido elettrico, che va a scuotere la rana. Mi vorrete poi dire, che non sia conduttore abbastanza buono una persona sola, che intinge una mano nell’acqua di un bicchiero, e l’altra nell’altro, un arco di cartone tutto inzuppato e grondante d’acqua, o simile altro deferente, e sosterrete che tali corpi arrestano o ritardano la scarica del fluido elettrico dalla parte in cui si suppone accumulata all’altra rispettivamente mancante della rana, che pesca di quà co’ piedi, di là col tronco ne’ due bicchieri? Eh, diciamo piuttosto, che non esiste tal carica, tal eccesso e difetto di fluido elettrico ne’ rispettivi organi dell’animale preparato, o non preparato, che esso fluido vi è in equilibrio, come in tutti gli altri corpi; e però che l’arco conduttore formato da una o più persone, da cuoi, panni, cartone, o corpi bagnati quali essi sieno, da deferenti in somma non metallici, nulla più essendo atto a prestare che l’officio appunto di conduttore, non può in alcun modo rompere o turbare tal equilibrio, non può determinare alcuna corrente di esso fluido, che invada i nervi e muscoli dell’animale collocato nel circolo, e ne gl’irriti e scuota. I quali effetti se succedono poi ogni qualvolta intervengano nella catena, onde è formato detto circolo non interrotto de’ corpi metallici, o de’ carboni, ciò prova ad evidenza che essi corpi metallici e carboni, oltre la virtù comune agli altri deferenti di lasciar liberamente passare il fluido elettrico, il quale sbilanciato comunque tenda per propria forza a portarsi da un luogo all’altro, posseggono quella ben singolare e mirabile di agire sopra esso fluido anche equilibrato e quieto, di smoverlo come che sia impellendolo, o tirandolo; e sì un metallo più che l’altro, o in senso opposto uno all’altro: onde poi vien tratto ove il circolo de’ conduttori non abbia interruzione, come si è detto, in un continuo giro: che in somma i metalli, molte miniere metalliche e pirìti, ed il carbone non si comportano già come semplici conduttori; ma inoltre come veri motori ed eccitatori di Elettricità. Tutta dunque la magìa, mi si permetta di dirlo, sta nei corpi della classe dei metalli, a cui voglionsi aggiungere per somiglianza di virtù alcuni carboni vegetabili ed animali.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193

   





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