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      Ora il vero e concreto infinito non č quello che non ha nessun limite ma bensģ quello che ha il limite come posto dentro di sč. Il finito al contrario č quello che ha limite come posto fuori di sč, ossia in un altro. La natura in cui predomina questa esterioritą, č appunto il regno della limitazione. L'essenza dello spirito consiste dunque nell'essere insieme sč ed un altro, mentre l'essenza della natura consiste nell'essere sč ed opporsi ad un altro. Onde si puņ conchiudere che lo spirito concretizza in sč i termini della contradizione e li concilia nella sua viva unitą. Questa singolare prerogativa dello spirito, la quale č stata messa in chiaro da Hegel, era stata nel secolo scorso profondamente avvertita da Tommaso Rossi con una precisione che fa veramente meraviglia. L'essenza mentale č invero un mirabil nodo di due contraddittorī che due egualmente robuste dimostrazioni da una parte e dall'altra confermano. «L'un contraddittorio č quello pur ora dimostrato, che la mente in tutte le reali forme intendevoli e scibili sia una medesima cosa; l'altro č, che la mente da quelle forme debba essere realmente distinta. Questi due contraddittorī, che per forza d'insolubili argomenti fra loro contrastano, diciam noi, che temperati, mitigati e conciliati formano il vero ingegnoso, meraviglioso ed enigmatico della natura mentale, facendo che la mente sia e non sia insieme una medesima cosa colle forme reali che sa ed intende.»1
      Dopo di avere per tal modo fatto rilevare dove consistesse realmente l'ultima natura dello spirito, noi crediamo che questa medesima si possa pił evidentemente scorgere nelle sue produzioni.


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Saggio sulla filosofia dello spirito
di Marianna Florenzi Waddington
Editore Le Monnier Firenze
1867 pagine 130

   





Hegel Tommaso Rossi