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      Onde lo spirito comincia dall'idealizzare la natura, e poi idealizza l'anima ed infine idealizza sè stesso. Per tal modo egli nel processo teoretico idealizza tutta quanta la realtà; ma con tre ideali differenti: nell'ideale dell'arte si trova idealizzata la natura, creata una natura nuova ed ideale: nell'ideale della religione si trova idealizzata l'anima: nell'ideale della scienza finalmente si trova idealizzato il pensiero, lo spirito medesimo. Di rincontro al processo teoretico cammina di pari passo il processo pratico, quello cioè con cui lo spirito realizza ogni sua idealità. Ed anche questo processo, che si può dire pratico, ha tre gradi come il primo. Lo spirito realizza sè stesso come natura nel dritto, come anima nella morale, ed infine come spirito nello stato.
      Come dunque nella filosofia della natura noi abbiamo notato un progresso dalla forma naturale alla forma animale e da questa allo spirito; così nel presente Saggio noi vediamo riprodotte queste tre medesime forme, ma tutte e tre improntate del suggello spirituale. Il che prova che il cammino della scienza è sempre il medesimo, e che si fonda sulla stessa legge dialettica la quale in ultimo risale fino alla triplice divisione della logica e ai tre gradi di essa, che sono l'Essere, l'Essenza e la Nozione.
     
      PARTE PRIMA.
      DISCORSO PRIMO.
      DELL ARTE.
      I.
     
      Nel precedente Saggio sulla filosofia della natura noi avemmo opportunità di osservare come la produzione della natura non fosse cosa accidentale, ma invece un apparire necessario e determinato dalla legge dialettica per la quale l'idea, essenzialmente operosa, deve manifestarsi come esteriore a sè medesima.


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Saggio sulla filosofia dello spirito
di Marianna Florenzi Waddington
Editore Le Monnier Firenze
1867 pagine 130

   





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