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      Il corpo umano considerato dal lato delle sue membra è meno avvolto nella materia e più trasparente che non sia quello di ogni altro animale.
      Lo spirito in quanto si completizza in un organismo e diviene individuo, è circondato dalla particolarità, sottoposto alle leggi fatali della natura, stimolato da mille bisogni, turbato da passioni particolari e violente, legato, in una parola, con tutto l'insieme della natura ove egli si trova confuso e travolto come un atomo. Ufficio dell'arte è di liberare questo individuo da quella sfera ove si trova imprigionato, e di sollevarlo verso la serena regione dell'ideale dove non si trova turbamento di sorta, senza però fargli perdere quell'individualità, tolta la quale, sparirebbe del tutto.
      Gl'individui che popolano il mondo fantastico dell'arte, creazioni della fantasia estetica, debbono vivere anch'essi e muoversi ed operare, ma senza risentire gl'incomodi e le angustie ed i limiti della vita naturale. Lo spirito se da una parte si trova vincolato dalla necessità naturale, in quanto è rivestito da un organismo vivente, dall'altra si trova vincolato da una necessità di una specie superiore, in quanto è sottoposto alla legge. L'individuo umano fa parte di un sistema tanto come organismo animale, quanto come spirito individuale. Ogni individuo vive nello Stato, ed in questa relazione egli si trova vincolato dalla necessità della legge. Ora se l'ideale dell'arte deve essere indipendente, l'individuo artistico deve essere sciolto, non solo dai vincoli della necessità naturale, ma altresì da quelli della necessità giuridica.


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Saggio sulla filosofia dello spirito
di Marianna Florenzi Waddington
Editore Le Monnier Firenze
1867 pagine 130

   





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