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      Il mastino, contro il solito, si rifugiò tremando sotto un divano, e non ci fu verso di farlo andare verso la porta o ritornare nell'oscurità.
      Nell'interessante narrazione di casa hantée, fatta da un ben noto ecclesiastico che abitò quella casa per dodici mesi, va notata la condotta molto anormale dei cani in presenza delle manifestazioni obbiettive insolite o spettrali.
      Quando un tentativo di furto fu fatto al presbiterio, i cani dettero subito l'allarme, e tanto abbaiarono da destare e fare accorrere il prete. Invece, al fragore molto più forte prodotto dai colpi misteriosi, non fiatarono nè si fecero vivi altrimenti. Furono trovati rannicchiati in un angolo, avviliti dalla paura. «Erano più disturbati di qualunque altro, e se non fossero stati chiusi da basso, sarebbero corsi all'uscio della nostra camera da letto e là avrebbero cucciato chi sa fino a quando, strisciando e mettendo guaiti.»(11)
      Nella storia della casa di Hammersmith, presso Londra, dove si udirono passi e rumori e si vide un fantasma di donna, è detto che durante i fenomeni, il cane non fece che guaire e che aveva ancora paura di entrare in camera, quando venne il mattino(12).
      Nel caso di quel lamento udito nell'istante d'una morte, in un isolato presbiterio, in mezzo alla campagna (contea di Stafford), noi vediamo un mastino favorito, ordinariamente molto animoso, tremar di paura col muso affondato in un mucchio di legna conservato sotto le scale. Un'altra volta, si udì un urto terribile seguito da una serie di grida e accompagnato da un rumore come di vento impetuoso, benchè il tempo fosse perfettamente calmo.


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Esiste un'altra vita?
di Alfred Russel Wallace
Società editrice partenopea Napoli
1882 pagine 76

   





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