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      D'allora in poi troviamo un fatto singolare. - Le rendite crescono, i poveri mantenuti scemano, il trattamento peggiora sempre. Le scuole a poco a poco vengono sopprimendosi.
     
      Poveri. Spesa.
      1862.............. 4,518 994,927
      1870.............. 3,024 1,452,407
      1871.............. 2,700 1,719,399
      1872.............. 2,700 1,483,912
     
      Negli ultimi anni abbiamo un disavanzo ora di 260;000, ora di 220,000 lire, malgrado della notevole diminuzione dei mantenuti e la vendita di molti beni immobili.
      Esaminiamo lo stato presente dell'Istituto:
     
      La rendita totale è di...................L. 1;235,786
      Detratte tasse e tributi.................» 89,106
      Rimangono.............L.1,146.680
     
      Gli ospiti dell'Albergo e degl'istituti annessi il 28 aprile 1876 ascendono a 2545. Di questi ne sono mantenuti a carico delle Provincie, dei congiunti, o di pubbliche Autorità, o del Comitato di beneficenza napoletana, 558: restano dunque 1987.
      Diciamo mille novecento e ottanta sette individui, mantenuti con un milione cento e quaranta sei mila seicento ottanta lire, nette da tasse e da tributi.
      E ignoriamo il debito odierno, oltre il deficit.
      Vediamo ora il trattamento dei gratuiti e dei paganti.
      Il vino prescritto dall'antica tariffa è abolito.
      Due volte la settimana un chilogrammo di carne vaccina spartesi fra nove persone, cioè 107 grammi ciascuna; nella domenica a desinare si dànno 121 grammi di maccheroni e 74 grammi di semola la sera, con una porzione di frutta.
      Il giovedì, carne la mattina. Gli altri giorni, 421 grammi di maccheroni la mattina, 51 grammi di semola la sera.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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