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      Ora chi sa che quella terribile malattia spesso non si rivela subito, ma si comunica dopo molti mesi dalla nascita alla balia, e per conseguenza agli altri poppanti, facilmente intende la gravità del fatto che si potrebbe così senza difficoltà evitare.
      A tutta prima ci sembrava semplice il rimedio di tanti mali, cioè l'allattamento artificiale.
      In Inghilterra e in Isvizzera le balie sono rarissime: latte di capre, di asini e di vacche e cibo farinaceo, suppliscono sempre, quando le madri o per morte o per inabilità (sole cause dell'astensione) non possono allevare i proprii bambini. Ma i medici e le madri napoletane ci assicurarono che l'allattamento artificiale ha dato risultati infelici, e bisogna arrendersi alle loro asserzioni disinteressate. Sicchè resta a speculare il modo di risolvere l'arduo problema del come assicurare a tutti i nati di genitori ignoti il diritto di vivere, uguale a quello di tutti gli altri membri della società.
      Questo, e questo solo è lo scopo del Brefotrofio al dì d'oggi. E in Napoli deve conseguirsi più facilmente che altrove, perchè il popolo è buono e amorevole, e mi si assicura che mai i bambini tolti dall'Ospizio, o gratuitamente o dati a paga, non sono maltrattati.
      Qui fin la superstizione trova un aiuto, e l'idea che sono i «figli della Madonna» li protegge. Ma i tempi son duri e i viveri cari e il gratuito allevamento diviene sempre più raro, sicchè bisogna trovare modo di pagare le balie esterne, e per le femmine come per i maschi anche trovare il modo d'indurre la famiglia adottiva a tenere seco sempre le femmine come tiene i maschi.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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