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      Faccia il nuovo Municipio una statistica delle religiose impiegate e lautamente pagate e mantenute in Napoli da una parte, e dall'altra parte delle ragazze, oggi oneste e atte a divenire capaci infermiere, matrone, sopraintendenti e intelligenti direttrici da qui a quattro anni. Vedrà che troverà con poche spese il modo di mettere al posto tutte quelle alunne dei numerosi Stabilimenti che oggi sono imbarazzo e causa di perplessità agli amministratori.
      E a queste figlie di nessuno, e per le quali la Madonna finora si è mostrata madre capricciosa, ora troppo severa, ora troppo indulgente, si pensi specialmente, creando loro un avvenire normale per un altro anno, impedendo che nemmeno continuino a formare una casta a parte, inutile, oziosa, infelice.
      In quanto alla Casa di Maternità, che il De Crescenzio vorrebbe vedere accanto ad ogni Brefotrofio «come vivaio delle balie per il servizio del baliatico interno (di cui anche egli deplora l'esistenza), e come Istituto che vi metta sulla via di spandere i beneficii sulla madre e sul figlio e giovare ad entrambi,» la proposta apre un campo così vasto e così irto di spine, che sarebbe presunzione pretendere di percorrerlo per lungo e per largo in queste pagine.
      Tanto meno si può in così ristretto spazio rispondere all'altro quesito secco:
      «Perchè non concedere alla madre quel compenso di baliatico che dovrete dare ad un'altra per far nutrire il suo bambino?»
      «Come non potranno essere benedette quelle otto lire mensuali date alla madre piuttosto che ad un'estranea, la quale non potrà mai avere l'affetto della madre propria?


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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