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      E, se non sembrasse ch'io volessi muovere censura all'Autorità scolastica preposta allora alle scuole primarie, io aggiungerei che pure grandemente nocque alla Scuola femminile l'aver conservato per un anno nello stesso locale e al medesimo piano l'uffizio del regio Ispettore per gli Studii primarii, al quale doveano recarsi ogni giorno molte persone, senza che potesse osservarsi la vigilanza necessaria per una Scuola femminile.
      Ora la Scuola normale, a cui annettesi una Scuola elementare per il tirocinio, è frequentatissima.
      Ho assistito a tutta una lezione, e le composizioni erano eccellenti. Le istitutrici e le amministratrici del convitto mi sembravano devotissime nel compimento dei loro doveri; e in esse notai la modestia delle vesti, mentre in molte allieve esterne la pettinatura incipriata e i fronzoli del vestiario scimmiottavano ed esageravano l'ultima moda.
      Or pensando quanto tempo avranno preso quelle goffe acconciature, quanto danaro quegli abiti, mettendoli a riscontro col miserabile salario che riceveranno come maestre, sarebbe molto utile che quelle buone istitutrici cercassero di far seguire il proprio esempio. Le lezioni, a cui assistetti date da un prete, che conobbi all'asilo, erano veramente edificanti per la lucidità del pensiero e la pazienza, ond'egli si accertava che ognuna avevalo compreso.
      Da questa scuola sono già uscite più di 300 maestre, e l'istituto continua a vigilare la loro carriera. Molte insegnano nelle Scuole comunali di Napoli, altre nei Comuni della Provincia, altre nei reali Educatorii, negli Asili d'Infanzia e negli Istituti privati.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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