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      » Ora nulla puņ provare se questo scopo sia ottenuto quanto le statistiche dei recidivi. A noi non pare che in Italia generalmente, e in Napoli specialmente, questo scopo sia ottenuto.
      Esistevano nelle Carceri giudiziarie di Napoli alla fine del 1875, 1417 maschi e 159 femmine. Nel Napoletano, tutto compreso, presso a poco 13,000. Ma il credere che queste cifre ci dieno un'idea del numero dei veri delinquenti, č una vera illusione, e la sarą sempre, finchč la Polizia resterą tale qual'č.
      Nč i Moderati nč i Progressisti vogliono persuadersi che i poliziotti di Napoli si conservino, quali erano sotto il Borbone, profondamente corrotti. Sotto i Moderati, continuavano il sistema appreso sotto il Borbone, il sistema dell'arbitrio e della prepotenza: arrestavano, minacciavano, bastonavano da orbi, liberavano chi li pagava.
      Tali grida vennero udite contro il modo d'operare dei poliziotti, che i Progressisti se ne impensierirono, e avvennero molti traslocamenti di alti funzionarii. Le guardie di Pubblica Sicurezza soggiacquero a rigori eccessivi, fino a vedersi vietata l'uscita dalla loro sezione non accompagnati, nelle poche ore di libertą.
      Si sono quindi proibiti rigorosamente il volpino (nerbo) e le bastonate, e si pretende che queste guardie, avvezze ad insegnare il dovere al lazzarone col bastone, si conducano con garbo, e trattino gli arrestati con tutte le regole della civiltą; e risulta che essi si trovano come pesci fuori dell'acqua, non fanno il servizio e non sanno pił farsi rispettare.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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