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      I mariuoli, avvezzi ad esser bastonati, approfittano di questa rilassatezza, e mentre prima si prendevano quante bastonate si davan loro, ora nell'atto che i poliziotti si accingono ad arrestarli, essi gridano loro: «Badate, non toccatemi, o ve la faccio pagare.»
      L'Autorità avvedendosi che i mariuoli alzavano la testa, ne mandò molti a domicilio coatto, ciò che il Napoletano teme più di qualunque altra punizione, ma non pertanto la giustizia si fa strada. Bisogna che le Autorità si convincano per sempre che gente avvezza ai sistemi del Borbone non può essere adatta ai nuovi. Se non si vogliono importare poliziotti dall'Italia superiore, si prendano almeno Pugliesi, Abruzzesi, Calabresi o Siculi, purchè non siano di Napoli, e non abbiano aderenze nella città e nei dintorni.
      Bisogna far tavola rasa del vecchio arnese del Borbone, perchè senza uomini nuovi il nuovo Regolamento rimarrà inefficace.
      Da questa corruttela nella Polizia emerge la gran difficoltà di scoprire i rei. Costoro riescono sempre a mantenere corrispondenza di fuori; spesso se la famiglia di un arrestato paga bene la Polizia, questa disdice il già detto, e confessa di essersi ingannata. Per quanto faccia il Direttore delle Carceri giudiziarie, per quanto cerchi di depurare il personale, di classificare i detenuti, di separare specialmente i camorristi, egli non può riuscire anche per la natura dei locali a separare gl'innocenti dai colpevoli.
      Lavoro organizzato non ci può essere in una popolazione che cambia ogni giorno.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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