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      Negli anni di siccità l'acqua del cisternone finisce. Ed allora? - Il condotto porta contemporaneamente l'acqua alla fontana pubblica ed alla fontana del Barone. D'estate viene sempre un filo d'acqua. Però il Barone ha elaborata in modo la pendenza del canale, che quando l'acqua scarseggia finisca tutta da lui. Con tutto ciò non vuolsi credere, che la povera gente vada a pretendere per forza l'acqua del Barone. Oibò! essa è troppo rispettosa. Invece veggonsi in questo caso quelle infelici donne appressare il labbro alla cannella della fontana, oppure cacciarvi il dito dentro, e ritirarlo, e fare uscire così un poco di acqua, che viene richiamata da quel poco di vuoto ottenuto, e durare ore ed ore a questo supplizio per empire una conca; o tutt'al più avviene che si versi un meno sottile filo d'acqua, quando i servi del Barone hanno l'avvertenza di chiudere i rubinetti, e non mandano l'acqua, come spesso fanno, ad annaffiare i proprii orti! o altrimenti quelle debbono adattarsi a lunghissimi tragitti per trovarne di bevibile. - Avutala, bisogna cucinare qualche cosa; e questo qualche cosa consiste in foglie di rapa, di cui si fa grande uso in queste Provincie e le chiamano broccoletti di rapa, che condiscono col sale e qualche volta con un poco di olio e di aglio soffritto. Della qual cosa e di pane e fagioli componesi generalmente il loro cibo. È materia di lusso il raro piatto di maccheroni condito con solo pomidoro.
      » Dopo tante fatiche per mangiare così male, eglino si coricano in camere affumicate e luride, stipati e spesso nella indispensabile compagnia del mulo e del maiale.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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