Pagina (219/277)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Io non so davvero che cosa stia a fare al mondo certa gente. Forse per patire? o per nutrire chi vive di ozio? Che attrattive può avere così la vita? Eppure sono buoni, docili, e non si lamentano. Si lasciano scorticare, e baciano la mano dello scorticatore. - E come sono scorticati!
      » Difatti, prima del 1860 questa gente prendeva ad affitto i poderi dei Galantuomini, pagando una quantità stabilita di cereali all'epoca della raccolta; e quando andava a lavorare ad opera era rimunerata con due carlini, che corrisponderebbero a 17 soldi (senza alcuna somministrazione di cibo). Venne il 1860; il prezzo del denaro decrebbe per equiparare a quello dell'estero; o in altri termini i generi rincararono; inoltre, tasse sempre più gravose s'imposero sui proprietarii e sul popolo.
      » Sembrerebbe che per questi due fatti la mercede del contadino avrebbe dovuto crescere.
      » Eppur no. L'affitto fu pagato con una maggiore quantità di grano, la mercede giornaliera rimase di 17 soldi. E tutto cotesto perchè? Perchè il ricco non voleva diminuire la propria rendita, e doveva rifarsi delle tasse aumentate, diminuendo la mercede del contadino; chè perseverare nei 17 soldi suona diminuzione di mercede, considerando che tutti i generi crebbero del doppio nel prezzo.
      » Per fermo, nessun miglior modo della testa china del povero, ignorante e senza spirito, per conservare la propria rendita; tanto più che così si evita qualunque fastidio, qualunque pensiero. Fastidii e pensieri necessarii, quando si fosse voluto provvedere invece allo sviluppo dell'agricoltura, al benessere proprio e contemporaneamente a quello dei contadini.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





Galantuomini