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      Per la qual cosa il dovere emerge chiarissimo. Il ripetere i detti e le frasi e gl'insegnamenti del Mazzini senza confortarli di applicazione pratica ai bisogni di ogni dì, il desolarsi per la perdita del maestro, l'inginocchiarsi davanti alla sua tomba e non soddisfare ai suoi desiderii, non obbedire a' suoi precetti, non applicare le sue dottrine, sembrami cosa sterile e men degna di lui. Sembrami invece che per ogni uomo, o donna, o bimbo, o bimba, strappato alla degradazione, al dolore, egli con quel sorriso ineffabile, che fu largo compenso per qualunque lavoro o sagrifizio fatto da altri durante la sua vita, ci ripeta ancora: «In quanto l'hai fatto pel più intimo dei miei fratelli, l'hai fatto per me.»
      E dev'essere per noi incentivo doppio il ricordarci che abbiamo lasciato trascorrere tanto tempo senza operare, e che altri di partito opposto presero l'iniziatura.
      È questo un campo neutro, in cui possono scendere tutti gli amici del bene e della giustizia, e unitamente combattere quanti vogliono continuati l'ingiustizia e l'egoismo, causa e alimento di ogni male.
      APPENDICE(6).
     
      Seconda Interrogazione sui Sordo-muti.
     
      PRESIDENTE. Essendo presente l'onorevole Ministro della Pubblica Istruzione, debbo rinnovare la comunicazione d'una domanda d'interrogazione che fu presentata, or sono più giorni, dall'onorevole Bertani, che è la, seguente:
      «Il sottoscritto desidera interrogare l'onorevole Ministro per la Pubblica Istruzione circa la condizione dell'Istituto dei Sordo-muti per i maschi in Napoli.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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