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      Ciò indurrà l'Amministrazione a togliere quell'unica difficoltà, la quale ormai rimane, e che io confido sarà superata dal sentimento di rendere un grande servizio al proprio paese. Sì, io sono convinto che l'Amministrazione dell'Albergo dei Poveri, per diversi titoli benemerita, riconoscendo come il Governo e come la Camera desiderino che l'istituzione viva, sarà lieta di renderne facile l'attuazione.
      PRESIDENTE. Il deputato Bertani ha facoltà di parlare.
      BERTANI. Io non entrerò in contestazioni di cifre e di date; pure assicurando l'onorevole Ministro che altre date ed altre cifre io mi procurai da buone fonti; soltanto vorrei osservare che non capisco il titolo di spesa per pensioni ai Sordo-muti.
      MINISTRO PER L'ISTRUZIONE PUBLICA. Posti gratuiti.
      BERTANI. Non lo capisco, perchè io penso che gli allievi Sordo-muti erano tolti dall'Albergo dei Poveri, che è obbligato a mantenerli gratuitamente, e perciò mi riesce difficile, senz'altra spiegazione, di comprendere come dei ricoverati poveri, gratuitamente mantenuti, abbiano poi da essere pensionati, solo perchè furono tolti dalle Scuole gratuite, ove erano istruiti.
      Ma anche su questa differenza non insisto, poichè deve esservi o un'incognita o un equivoco, constandomi, che per quante controversie siano avvenute, l'Albergo dei Poveri di Napoli non si è mai rifiutato di mantenere gratuitamente tutti i poveri Sordo-muti ivi ricoverati, i quali non sono tanti naturalmente, quanti ne contengono le sedici Provincie Napoletane che sommano a più di quattromila.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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