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      Quando si riconosce l'immediata realtà dell'esperienza psicologica, lo studio di derivare determinate parti del processo psichico da altre che da quello specificamente differiscono, resta senz'altro escluso; così puro i conati della psicologia metafisica di ricondurre l'esperienza interna a processi immaginari da essa diversi di un ipotetico sostrato metafisico, stanno in contraddizione col vero còmpito reale della psicologia. Questo còmpito, poichè si riferisce all'esperienza immediata, si collega sin dal principio col presupposto che ogni dato psichico dell'esperienza contiene nello stesso tempo fattori oggettivi e soggettivi; questi si devono pur sempre considerare come distinti da un'astrazione arbitraria e non come processi realmente diversi. Infatti l'osservazione c'insegna che non si danno rappresentazioni, le quali non sveglino in noi sentimenti ed impulsi di diversa intensità, come pure non è possibile un processo sentimentale o volitivo, che non si riferisca ad un oggetto rappresentato.
      10. I principi direttivi della fondamentale concezione psicologica, che dobbiamo in seguito mantenere fissi, possono essere riassunti nelle tre proposizioni seguenti:
      1. L'esperienza interna o psicologica non è alcun dominio speciale dell'esperienza diverso dagli altri, ma essa è veramente l'esperienza immediata.
      2. Quest'esperienza immediata non è un contenuto quiescente, ma una connessione di processi; essa non consiste di oggetti, ma di processi, cioè di fatti generali che si svolgono in noi e delle loro relazioni reciproche fissate da leggi.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452