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      Esprimiamo invece le differenze d'intensità degli elementi psichici sempre per mezzo delle stesse indicazioni di grandezza, come debole, forte, mediocremente forte, molto forte, ecc. In ambedue i casi queste espressioni sono concetti generali, che servono a un primo ordinamento superficiale degli elementi, ciascuno dei quali abbraccia generalmente un numero illimitatamente grande di elementi concreti. La lingua si è foggiata in modo relativamente completo queste distinzioni delle qualità delle sensazioni semplici, soprattutto dei colori e dei suoni. Invece le denominazioni delle qualità dei sentimenti e dei gradi d'intensità sono rimaste di gran lunga addietro. Talora oltre l'intensità e la qualità si distingue anche l'essere chiaro od oscuro, distinto o confuso(); ma poichè queste proprietà, come più sotto sarà dimostrato (§ 15, 4), sorgono sempre solo dalla combinazione di formazioni psichiche, non possono essere considerate come proprietà degli elementi psichici.
      5. Ogni elemento, essendo costituito di due parti, della qualità e dell'intensità, possiede nel campo della sua qualità un certo grado d'intensità, che si può pensare portato per una continua graduazione a un qualunque altro grado d'intensità dello stesso elemento qualitativo. Ma una tale graduazione è possibile solo in due direzioni, delle quali indichiamo una come accrescimento, l'altra come diminuzione dell'intensità. I gradi dell'intensità di ogni elemento qualitativo formano così un'unica dimensione, nella quale da ogni punto si può muovere in due direzioni opposte, allo stesso modo che da un punto qualsiasi di una linea retta.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452