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      Essa comincia sempre con un sentimento iniziale più o meno intenso, il quale colla sua qualità e direzione dinota anche la natura dell'emozione e ha la sua origine o in una rappresentazione suscitata da uno stimolo esterno (eccitamento emotivo esterno), o in un processo psichico, proveniente da condizioni associative o appercettive (eccitamento emotivo interno). Poi segue un decorso rappresentativo, accompagnato da sentimenti corrispondenti, il quale e per la qualità dei sentimenti e per la rapidità del processo offre nelle singole emozioni differenze caratteristiche. Infine l'emozione si chiude con un sentimento finale, che rimane dopo il passaggio di quel decorso in uno stato d'animo più calmo, e in questo sentimento finale l'emozione declina, a meno che essa passi nel sentimento iniziale di un nuovo stato emotivo. E questo avviene specialmente nelle emozioni, che presentano un tipo di decorso intermittente (v. sotto 13).
      4. L'accrescimento degli effetti, che si osserva nel decorso dell'emozione, si riferisce non solo al contenuto psichico dei sentimenti, che la compongono, ma anche ai fenomeni fisici, che l'accompagnano. Nei sentimenti isolati questi fenomeni si limitano alle assai piccole alterazioni dell'innervazione del cuore e del respiro, le quali si possono dimostrare solo mediante esatti metodi grafici (pag. 70). Ma nell'emozione ciò avviene in modo essenzialmente diverso. Qui non solo pel sommarsi e l'avvicendarsi dei successivi stimoli sentimentali aumentano gli effetti sul cuore, sui vasi sanguigni e sulla respirazione, ma all'influenza emotiva sono tratti a partecipare in modo visibile gli organi esterni di movimento, poichè entrano in campo dapprima i movimenti dei muscoli della bocca (movimenti mimici), poi quelli delle braccia e di tutto il corpo (movimenti pantomimici), e a questi nelle emozioni più forti possono anche aggiungersi diffuse alterazioni d'innervazione, come tremito muscolare, convulsivi scuotimenti del diaframma, e dei muscoli del viso, abbassamento della tonicità muscolare, quasi fosse prodotto da paralisi.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452