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      Ma essendo questo variare delle emozioni, a causa del suesposto principio (pag. 143) del rinforzamento dell'emozione, determinato per una parte essenziale dai sentimenti sensoriali che sorgono in seguito ai concomitanti fenomeni fisici, si fa manifesto che in questo caso la contrapposizione, in origine fisiologica, di stenico e astenico esercita spesso anche sulla natura psicologica dell'emozione una più decisiva influenza che la primaria intensità psichica dell'emozione stessa.
      13. Più importante è il terzo carattere per cui si differenziano le emozioni, la forma del decorso: secondo questa noi possiamo distinguere: 1) emozioni irrompenti, improvvise, come sorpresa, sbalordimento, delusione, terrore, furia; esse molto rapidamente s'innalzano a un massimo, poi a poco a poco decrescono e ripassano nello stato di calma; 2) emozioni gradatamente crescenti, come cura, dubbio, cordoglio, tristezza, attesa, e in molti casi anche gioia, ira, angoscia; esse aumentano a poco a poco al loro massimo e di nuovo egualmente a poco a poco declinano. Una modificazione delle emozioni gradatamente crescenti costituisce infine: 3) le emozioni intermittenti, nelle quali più fasi crescenti e decrescenti si seguono le une alle altre. A queste appartengono le emozioni di maggiore durata. Così sorgono specialmente, a guisa di parossismi, gioia, ira, tristezza, ma anche le altre diversissime emozioni crescenti gradatamente, e in tali casi è spesso possibile distinguere anche uno stadio d'intensità crescente e uno d'intensità decrescente degli accessi emotivi.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452