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      La nostra conoscenza degli elementi divenuti incoscienti non può riferirsi più in là di questa possibilità del rinnovamento. Pertanto nel senso psicologico questi elementi divenuti incoscienti costituiscono solo disposizioni per le formazioni di futuri componenti dei processi psichici, le quali vanno ad unirsi a quelle anteriormente presenti. Per la psicologia sono assolutamente infruttuose le ipotesi sullo stato dell'"incosciente" e sui "processi incoscienti", che si suppone esistano insieme ai processi di coscienza dati a noi nell'esperienza; ci sono però fenomeni fisici che accompagnano quelle disposizioni psichiche e che si possono direttamente dimostrare o arguire da alcune esperienze. Questi fenomeni fisici concomitanti consistono negli effetti che l'esercizio produce su tutti gli organi o specialmente sugli organi nervosi. Per l'esercizio noi vediamo in generale resa più facile una funzione e in tal modo favorito il riprodursi della stessa funzione. Ma anche qui noi non conosciamo addentro le modificazioni che sono prodotte dall'esercizio nella struttura degli elementi nervosi; pur ce ne possiamo sempre fare un'idea mediante analogie meccaniche: ricordandoci, ad es., che la resistenza di sfregamento diminuisce quando due superfici fra loro stesse si limano.
      4. Già per la formazione delle rappresentazioni di tempo (pag. 124) si disse che in una serie di rappresentazioni successive, per ogni istante prevale nella nostra coscienza quella immediatamente presente. In modo analogo singoli contenuti predominano anche nella connessione simultanea della coscienza, ad es., in un'accordo di suoni, in una giustaposizione di oggetti estesi.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452