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      § 16. - Le associazioni.
     
      1. Nella moderna evoluzione della psicologia il concetto dell'associazione è andato soggetto a una necessaria e molto intima mutazione di significato; questa però non è ancora penetrata dappertutto, essendosi pur sempre mantenuto il significato primitivo, specialmente da quei psicologi che ancor oggi sono legati alle opinioni, dalle quali sorse la psicologia dell'associazione (§2, p. 10 e segg.). Infatti questa psicologia, considerando solo il contenuto rappresentativo della coscienza, conformemente all'indirizzo intellettualistico che in essa predomina, limita il concetto dell'associazione alle combinazioni tra rappresentazioni. In questo senso Hartley e Hume, i due fondatori della psicologia dell'associazione, introdussero quel concetto nel significato speciale di "associazione di idee" corrispondendo nella lingua inglese la parola "idea" al nostro concetto della "rappresentazione". Considerate poi le rappresentazioni come oggetti o come processi che possono rinnovarsi nella coscienza colla medesima natura, colla quale essi vi sono sorte una prima volta (pag. 11, 8), si vide nell'associazione il principio esplicativo per la così detta "riproduzione" delle rappresentazioni. E poichè in fine non si riteneva necessario il dare, mediante l'analisi psicologica, una ragione del modo di sorgere delle rappresentazioni composte, essendosi ammesso che nella rappresentazione suscitata da impressioni esterne la combinazione fisica delle impressioni stesse servisse a spiegare senz'altro la loro composizione psichica; il concetto dell'associazione era limitato a quelle forme di così detta riproduzione, nelle quali le rappresentazioni associate si seguono in ordine di tempo.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452

   





Hartley Hume