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      18. Le attività fantastica e intellettiva non sono, dopo tutto quanto si è detto, funzioni specificamente diverse, ma funzioni che vanno insieme e che non si devono separare nella loro origine e nelle loro estrinsecazioni; funzioni, che in ultima istanza si riconducono alle stesse funzioni fondamentali della sintesi e dell'analisi appercettive. Anche i concetti fantasia e intelletto hanno lo stesso valore che il concetto di memoria. Essi non designano potenze o facoltà uniche ma fenomeni complessi, nei quali gli elementari processi psichici non si manifestano in modo specifico, ma generale. Come la memoria è un concetto generale pei processi di memoria, fantasia e intelletto sono i concetti generali per determinate direzionì delle funzioni appercettive. Essi presentano un certo vantaggio, pratico solo perchè offrono un commodo mezzo per ordinare le differenze infinitamente varie di disposizioni, che gl'individui mostrano nei processi intellettuali, entro certe classi, nelle quali sono poi possibili gradazioni e sfumature pure infinitamente varie. Trascurando le differenze generali di grado, si possono quindi distinguere, come forme principali delle doti di fantasia, la fantasia intuitiva e la combinativa; come forme principali delle doti di intelletto, la induttiva, rivolta specialmente alle singole relazioni logiche e alle loro connessioni, la deduttiva, indirizzata piuttosto ai concetti generali e alla loro analisi. Noi diciamo talento in un uomo quell'inclinazione complessiva, che gli è propria a causa delle speciali direzioni delle sue doti di fantasia e d'intelletto.


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Compendio di psicologia
di Wilhelm Wundt
Editore Clausen Torino
1900 pagine 452