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      Ad ogni compagna che resta così incatenata, le altre le cantano in coro:
     
      Povera Nina, incatenataCo' ccento catene!
      Patisci le pene,
      Patisci le pene!".
     
      68. - ER CUCUZZARO.
      Bisogna che i giocatori siano parecchi.
      La persona che fa da mamma dà a ciascun giocatore un numero: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, ecc.
      Viene il giocatore destinato a fare il cucuzzaro, e inventa una storiella qualunque.
      Per esempio, dirà
      - 'Stammattina so' ito all'orto, e ho visto che mm'aveveno arubbato 8 cocuzze.
      Subito, il giocatore che ha quel numero interloquisce, dicendo:
      - Perchè, 8?
      - E quante, si nnó, 10?
      E colui che ha il numero 10:
      - Perchè, 10? Ve sarete sbajato; saranno state 7, ecc.
      Insomma: chi non risponde subito al nominare che si fa del suo numero, è costretto a pagare il pegno per poi far la penitenza.
      69. - ER DOTTORE A LO SPEDALE.
      Uno dei fanciulli fa da medico, e gli altri colleghi si fingono malati. È un passatempo senza nessuna regola e che i ragazzi fanno quindi a piacer loro.
      70. - CIRIBBIRIBBÌ.
      Giuoco che si fa anche da adulti.
      In mezzo si mette una sedia in meno delle persone che giocano.
      Per esempio, venti giocatori e diciannove sedie.
      Poi i giocatori si prendono tutti per la mano, e girano attorno attorno alle sedie.
      Il capo-giuoco, nel girare, dice:
      - Ci-ribbì-ribbì-ribbì-ribbì-ribbì-ribbì-ribbì-ribbì-ribbì-ri-bbì!
      A questo bbì più spiccato, se il capo-giuoco si siede, tutti devono cercar subito di prender posto in una delle diciannove sedie.
      Colui il quale rimane in piedi paga il pegno ed esce dal giuoco.


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Usi costumi e pregiudizi del popolo di Roma
di Luigi Zanazzo
Società Tipografico Editrice Nazionale Torino
1908 pagine 297

   





Nina Stammattina