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      Le quali monete, ogni volta che vengono lanciate, necessariamente vincono sempre. Tale moneta nel gergo de' furbi viene chiamata er bello o er patalucco.
      Un'altra frode è la seguente. Mentre tutti sono intenti a giuocare, uno dei componenti il giuoco fa scirpa8, ossia ruba lestamente tutto il danaro degli scommettitori, e se la dà a gambe. Non per niente la Questura ha proibito il Garaghè.
      99. - ER DIAVOLO ZZOPPO.
      Si fa in parecchi ragazzi. Dei tre designati dalla sorte, uno fa il diavolo zoppo, e deve camminare con un sol piede; il secondo fa da portiere, e il terzo da mamma. Questa guida gli altri giocatori, i quali dietro di lei formano una lunga catena, tenendosi per un lembo del vestito.
      Disposto così il giuoco, la mamma, sempre seguìta dagli altri, finge di bussare alla casa del diavolo, e domanda al portiere:
      - Quanto sta a uscì' er padrone?
      Ed il portiere:
      - A mmomenti. Se sta a mmette la camicia.
      Allora la mamma, seguìta dai suoi compagni, fa un giro cantando con essi in coro:
     
      Se sta a mmette la camiciaSe sta a mmette la camicia!".
     
      Poi torna di nuovo a bussare come la prima volta; e secondo la risposta che le dà il portiere, ripete il giro e le parole di questo. Per esempio:
     
      Se st'a mmette la corvatta
      (bis).
     
      e così fino a che il diavolo zoppo non finge di uscire da casa.
      Soltanto che all'ultima risposta del portiere, p. es. Se sta a mmette' la mantella, la mamma e il coro ripetono:
     
      Se sta a mmette' la mantella:
      Che sse possi zzoppiccà'!".
     
      Il diavolo zoppo, una volta uscito di casa, si slancia sui giocatori e tenta di rapirli; ma la mamma fa loro scudo della sua persona cercando di salvarli a qualunque costo.


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Usi costumi e pregiudizi del popolo di Roma
di Luigi Zanazzo
Società Tipografico Editrice Nazionale Torino
1908 pagine 297

   





Questura Garaghè