Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     6) Tutte le curve dovranno essere protette adeguatamente, secondo il raggio ed il rialzamento delle curve stesse, con balle di paglia.
     7) Dovranno essere applicate le norme dell'art. 23 del citato Decreto Reale 8 dicembre 1933 n. 1740, per quanto riguarda la sospensione e deviazione del traffico lungo le strade facenti parte del percorso di che trattasi. I cartelli di prescrizione, in caso di deviazione e sospensione del traffico, dovranno essere posti a cura e spese degli Enti Organizzatori, delle gare.
     Redatto in sette originali, letto e confermato dagli interessati alla visita di collaudo.
     Teramo, lì 23 Maggio 1955 =

     f.to Il Rappresentante della Questura di Teramo
     f.to Il Rappresentante dell'Ispettorato per la Motorizzazione e Trasporti in Concessione di Pescara;
     f.to Il Rappresentante dell'Automobile Club di Teramo
     f.to Il Rappresentante del Moto-Club di Teramo
     f.to Il Rappresentante dell'Amministrazione Provinciale di Teramo
     f.to Il Rappresentante del Comune di Teramo
     f.to Il Rappresentante dell'A.N.A.S. de L'Aquila.
     Visto: il Dirigente dell'A.N.A.S. de L'Aquila.

Il 1956

     La nona edizione dello Scudo torna l'anno successivo, precedendo ancora la competizione automobilistica del Circuito del Castello, (77) che chiude la “Settimana teramana del motore”.
     La competizione motociclistica soffre ormai la concorrenza del Circuito del Castello, considerata una gara ben più importante per il carattere internazionale e la presenza di corridori stranieri. Lo Scudo d'Abruzzo edizione 1956 si disputa invece il 31 maggio e si conferma come gara valevole per il campionato juniores per le classi 75, 125 e 250 cmc. Impreziosisce l'edizione di quest'anno la presenza di Emanuele Bianchi, presidente della Federazione Motociclistica Italiana, che alle ore 15,10 dà il via al primo gruppo di centauri della classe 75, davanti ad un foltissimo pubblico. I lavori di sistemazione del fondo stradale hanno anche previsto l'allargamento della curva “delle quercie” con il conseguente aumento delle velocità.

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(77) Per il 1956 il Circuito del Castello si disputa il 2 giugno con l'affermazione di Berardo Taraschi su Giaur-Giannini, che precede l'inglese Kurt Kunhke davanti a venticinquemila persone; Taraschi, fresco reduce dalla vittoria di Modena, si aggiudica il circuito per la seconda volta, dopo il 1949.