Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     Considerato che la gara motociclistica si svolgeva su medie chilometriche tra i 70 e gli 80 e considerata la lunga tradizione di sicurezza, lo Scudo era stato ritenuto al sicuro da decisioni che ne avrebbero potuto vietare lo svolgimento. La disposizione “durissima” è irrevocabile, ed a farne le spese, oltre allo Scudo, è anche la gara automobilistica del Circuito del Castello.
     Per il 1957 i teramani si devono accontentare della gimkana motociclistica, competizione di abilità su ostacoli, organizzata dallo stesso Moto Club sempre nell'ambito del Giugno Teramano, (87) e disputata in Piazza Martiri della Libertà in una “cornice di pubblico senza precedenti”. (88)
     Per le competizioni motoristiche teramane sembra arrivata la fine; la delusione degli appassionati è veramente grande. Alla vigilia del giorno stabilito per lo svolgimento della gara il giornalista Nino Rubini “a mo' di consolazione” scriveva un bell'articolo pubblicato su Il Messaggero in cui rifaceva la storia del motociclismo a Teramo, in una “cavalcata motoristica di mezzo secolo”. (89)

DOCUMENTI
     Articolo de “Il Messaggero” del 29 giugno 1957:
     Il motociclismo a Teramo è stato sempre di casa

     A mo' di consolazione vogliamo raccontarvi la lieta storia, della motocicletta a Teramo, quando i primi centauri simili a nobili cavalieri del Far West intabarrati negli “scimisse” grigi, a cavallo di ordigni scoppiettanti come batterie di cannoni si avventuravano sulle strade provinciali lasciando dietro di loro una nuvola di polvere. Allora non esisteva nemmeno l'idea del cambio di velocità, né della frizione, né del magnete, né le moderne attrezzate officine meccaniche e, conseguentemente, i meccanici si improvvisavano fra i fabbri ed i ciclisti ai quali, nel rimontare, anzi, nel tentativo di rimontare un motore, con grave nocumento di tutti, avanzava sempre qualche ingranaggio rimasto senza destinazione.

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(87) In occasione del 1° Giugno Teramano il Moto Club “Olga Petrella” inaugurò con una solenne manifestazione una Stele Votiva che ricordava i caduti di tutti gli sport, monumento che ancora oggi si trova collocato in Via Paolucci.

(88) Vincitore della gimkana motociclistica del 25 giugno 1957 fu Giovanni Gramenzi su M.V. L'anno successivo la stessa gimkana inaugurò la seconda edizione del Giugno teramano. La gara, denominata Trofeo “Città di Teramo”, si svolse in notturna il 9 giugno, nella centralissima Piazza Martiri “alla presenza di un pubblico eccezionale”. Nella gara di abilità per motoleggere e motoscooters di piccola cilindrata, i conduttori eseguirono prove come “suonare una campana, passare sotto apposite assicelle, passare sulla scala, prova di equilibrio, sorpasso tra colonnine, percorrere un quadrivio” (Cfr. “Il '2. Trofeo Città di Teramo' per le cilindrate da 75 a 175 c.c.” ne Il Messaggero del 1 giugno 1958). Anche l'edizione del 1958 venne vinta da Gramenzi.

(89) Cfr. l'articolo “Il motociclismo a Teramo è stato sempre di casa” ne Il Messaggero del 29 giugno 1957.