Federico Adamoli
Lo Scudo d'Abruzzo. Tra storia e sport
fasti e documenti di una competizione di motociclismo
(1935-1961)


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     La prima manifestazione sportiva ebbe luogo nello stesso mese e fu la corsa in salita (Teramo Torricella) gara che lasciò una magnifica impressione ed ancora oggi molti la ricordano con entusiasmo.
     Chiuso così il 1954 nell'anno 1955 l'attività dell'Ente ebbe inizio con una staffetta d'onore organizzata per rendere omaggio al Cardinale Ottaviani in visita alla Città nei giorni 16 e 17 Aprile mente il 20 Aprile fu curato il passaggio da Teramo del 3° Giro Motociclistico d'Italia.
     Un preciso dovere incombeva sui nuovi Dirigenti dell'Ente e fu portato a compimento, ci riferiamo alla Commemorazione del Caduto per lo Sport Motociclistico sul nostro circuito (Ciro Bonvicini) tenuta il giorno 20 Aprile alla presenza del Presidente Nazionale Bianchi, in una indimenticabile e mesta cerimonia presenti anche i famigliari del Caduto. Il Direttivo riunitosi successivamente deliberò di dare all'Ente un simbolo sotto il quale riunire tutta la famiglia del Moto Club e nel quale identificare tutte le glorie e benemerenze passate ed avvenire e con una manifestazione imponente il 24 Aprile Mons. Vescovo benediceva la nostra fiamma azzurra, simbolo della nostra volontà di ben operare, e gelosa custode delle tradizioni sportive, del Moto Club e della Città di Teramo.
     Il 9 Giugno sempre dello stesso anno vivemmo una giornata veramente indimenticabile sia pur conquistata con molta fatica e molta responsabilità si trattava di ripresentare al pubblico e agli appassionati una grande competizione conosciuta entro e fuori i Confini d'Italia “LO SCUDO D'ABRUZZO”, che sembrava non dovesse più risorgere ed invece era ritornato in auge per la capacità, per il sacrificio, per la costanza di pochi, che ancora credevano, e credono nello Sport puro, nello Sport senza compromessi.