Pietro Terribili
Le Spoglie Mortali si debbono cremare o sotterrare?


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     Fa poi meraviglia come con tanta smania di progresso, i moderni cremazionisti vogliano per forza ritornare ad un passato barbaro ed abolito, perché per fanatismo, o a dir meglio per altre vedute, se ne è avuto qualche esempio. Giacchè tutto quel che si osserva, non è tutto amore di progresso, ma di maledetto spirito di caste e di partiti. E se dunque è così, se gl'insegnamenti della storia valgono pur qualche cosa, quale conseguenza immediata, ovvia, lampante abbiamo il diritto di dedurne?
     

Capitolo IV.
     La cremazione è antinaturale.

     Sì ripetiamo, contraria all'indole della nostra natura. L'umanità, non ha mai agito a casaccio, né a capriccio, in cosa di tanto rilievo, ma è stata guidata verso la tomba dall'irresistibilità dell'istinto, e sempre dal soave imperio della natura le è stata imposta la pace del sepolcro. La grande madre terra ha voluto tutti i suoi figli nelle immense sue braccia.
     Ecco l'insegnamento della storia. Omni in re consensio omnium gentium, lex naturae putanda est. (In ogni cosa il consenso delle genti devesi riputare legge di natura. Cic. Tuscul. IV). Eppure sentiamo dirci: il progresso nelle scienze vale anche qualche cosa; esso può giungere a modificare gl'insegnamenti della storia, anzi arriva talora perfino a dimostrarli nocivi, erronei, falsi!
     Ebbene riteniamo che questa osservazione anche se potesse forse applicarsi ad altre cose discutibili dall'umana ragione, non ha però alcuna forza nel campo dei sepolcri. Giacchè la cremazione non è un portato della scienza moderna, non un'invenzione dei tempi nostri. Essa invece, come abbiamo veduto, fu praticata da alcuni popoli in certi tempi ed in certi casi, e poi caduta in dispregio, fu reietta da tutte le nazioni civili. Se essa avesse recato un vero benefico contributo al moderno progresso, sarebbe risorta dal pregiudizio in cui gettolla il fanatismo dei tempi, come ben si espresse, un cremofìlo. Ma il fanatismo è la follia di un giorno o due al più, e la verità torna subito a galla, specialmente in un affare di tanto interesse (trattandosi appunto per l'igiene o di vita o di morte) avrebbe assai facilmente ritrovata la propria via, tanto più che non mancarono dovunque delle occasioni per rimetterla in pratica, dei patrocinatori grandi, i quali non abbiano tentato di restituirle il trono. Invece no; essa giacque sempre nel corso dei secoli nel fondo dell'oblio in cui il senso comune delle genti la ebbe condannata. Oh progresso, oh scienza! Questo che retrocede ai tempi più barbari, è un progresso di nuovo conio: non è scienza quella che ripudia il suo connaturale principio, facendo rivivere il naturalismo pagano, peggiorato dalla malizia di tanti secoli.