Pietro Terribili
Le Spoglie Mortali si debbono cremare o sotterrare?


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     Ecco il gran rispetto che hanno i novatori per i poveri morti! Ecco come i moderni hanno cura della loro dignità! E noi sfidiamo ancora una madre sopravvivente all'agonia del dolore che abbia dato opera a lavare più con lagrime che con acqua il cadavere del proprio bambino, a comporlo amorosamente nel piccolo feretro, a coprirne il viso diletto di mille baci, sfidiamo questa povera ed infelice donna ad assistere ed a resistere alla scena preparatoria dell'abbruciamento! Come tollerare che il proprio pargoletto sia tolto da mani profane dal feretro, che le bianche vesti siano contaminate da contatti per lo meno indifferenti, che le delicate membra di quell'angiolo siano stirate, accomodate, legate, alle esigenze crematorie, che il fuoco annerisca quel tenero corpicciolo, che la fiamma lo divori, lo distrugga, che degli occhi pregni di trepidante curiosità assista ai nervosi contorcimenti del cadaverino, allo schizzar delle fiamme, al colare del grasso in fusione; che si possa udire senza fremere, lo stridere delle carni che abbruciano, lo scricchiolio, lo scoppiettio delle ossa che si fendono, che si ricurvano, che si spezzano?....
     Né si dica che in ciò vi sia esagerazione: quanto abbiamo detto è la vera e pura descrizione di ciò che avviene nella macchina crematrice. né valgono certamente a diminuire questi orrori gli slanci poetici, le fantasie, le utopie, le grullerie dei fanatici della cremazione! né, questi cantori dell'invisibile, dell'improbabile, dell'impossibile, il fuoco purifica, transustanzia, spiritualizza...! Esso, distruggendo l'uomo lo fa compenetrare con l'aria, in breve ora lo confonde con l'intimità del gran tutto; ardendo ne farà scendere gli atomi invisibili a scherzare nei campi con l'erbette, a baciare le corolle dei fiorellini, ora li farà salire con la bufera a visitare plaghe di cielo e lontane regioni... (Gorini, Almanacco di liberi muratori 1881).