— i56 — CAPITOLO vn.
GLI SCIENZIATI.
Senza punto detrarre all' altissima opinione di Dante , del Michelangelo , di Galilei, del Vico e del Muratori, che sonò i cinque nomi pih grandi che la nostra penisola abbia prodotti nelle lettere , nelle arti belle , nelle scienze spert-meutative , calcolatrici, filosofiche e nella molti-plice erudizione ; e senza punto nominare coloro che per qualche tempo stetterò in dimora in questa cospicua città di Aquila ; come a dire S. Cario Borromeo , Michele Cervantes autore del celebre romanzo D. Chisciotte, Giulio Mazzari-ni Cardinale e primo Ministro di Stato in Francia , Cesare Odone emulo dell' Aldrovandi , e Bernardo Segni ricordato dal Tiraboscbi ; non che nelle belle arti i famosi Zuccheri, Sai via ti, Pietro Fiammingo , Baccio Ciarpi , Pietro Berrettini da Cortona , Luca Giordane, il fiammingo monaco Celestino Ruther e Vincenzo Daminj, i quali tutti vi lasciarono monumenti altissimi del loro iugegno : io per me coufesso che i grandi ingegni sia nelle scienze , sia uelle arti , si porgon sempre scambievolmente la mauo. V' ha
Pulì,' Moreni, Troyli; non che Bayle, Baillet , Konig, Goffredo Tory, Orloff, Ginguenè , Sclienck , Vander Lindeo , Santander , Jarry de Maocy, Ladvocat , e Cirillo , Mawonio , Antinori, Florido, Fonticulano , Vi-vio f Crispomonti e più assai che la brevità esi^e che io tralasci. Ptr quanto poi concerne le arti belle , fauuo onorata menzione degli Artisti aquilani il Vasari , Lanzi , Cicognara , Milizia, Pico ed altri consimili.
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