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L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo
Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253 |
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli
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- imputazione in Paria in Ferrara ed in Padova, in dove fu chiamalo a professare gli umaui studi. Gli sarà ancora un vanto non volgare il riferire* essere egli annoverato tra > primi che scrissero De morbo gallico e De febre sanguinea ; che anzi lf illustre Vander Liodeu non dubitò di asserire soli' oggetto , che i medici i quali ragionato avevano delle malattie Veneree, altro noti fecero fino a* suoi giorni se non accomodarsi alle dottrine di Sebastiano, c la sentenza fu ripetuta dal- Mangeti, Quindi ne avvenne che infiniti scrittori parlarono-con, lode del Forolt : il Tira-quello ,. Corrado Gesnero , Giorgio Mattia Ko~ nig r. il Toppi ed altri infiniti i quali per brevità si tralasciano. Visse dal (44° a' »5o8.
Qui sortiva i natali Cesare Benedetti Gucl-k gl ione maestro di Medicina nell'Archiginnasio Romano , scrittore di riuotnafe opere , ed uno de' più chiari medici Italiani del secolo XVII ; ©nd' è che a lui affidarono la cura di loro sanità Innocenzo X ed Alessandro VII, e non è a dire con quanto zelo Giovanni rispose alla fiducia in lui posta.
Che più? Gio. Angelo Conticeli!, nato per penetrare con ogni esattezza gli arcani di natura, mise a stampa alcune opere degne appo gì' in* tendenti di nou mediocre- commendazione ; tra queste poi sUà iu onore quella intitolata Trac-tatus de febrium differentiis et curatione , ac de venae sectione , ed una seconda : Practica ratìonalis de medendis morbis per caussas et signa Lib. 3. dedicata già al Cardinale Ferdinando de'Medici. Aggiungi che il Conticelli fu rammentato quale illustre Medico dal Massonio , dallo Schenck, dal Clessio, dal Vander Linden, dal Mangeti e dal Toppi.
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