Stai consultando: 'L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo ', Angelo Signorini

   

Pagina (172/257)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (172/257)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




L'Archeologo nell'Abruzzo Ulteriore Secondo

Angelo Signorini
Tipografia Grossi Aquila, 1848, pagine 253

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   1*70
   Nhccolb Martelli professore di Botanica nel* l^rchigiotutie Romano della Sapieoza , rese chiaro il suo nome fra naturalisti Italiani per aver proseguita , unitamente al Sabbati , la composi* zioiie della Flora Romana di cui Giorgio Bonel-li ebbe le prime linee tracciate.
   Studiarono ancora nelle scuole romorose di Coo e si distinsero nella Peonia virtù Sai* valore Massoni*), 'medico di grandissima lama, poeta , storico e letterato insigne ; insomma degno delle lodi che gli vedemmo date dal Toppi, Campana , Allacci, Ongaro , Crcscimbe-ui, Soiia e da altrT assai. Visse dal 15Sg al 1699, — Salvatore Rustici , medico a'suoi tempi famoso, scrisse Un libro sopra gli occhi , co* mento il primo libro della fisica di Aristotile, e mise a stampa un trattato col titolo Lo specchio, Morì nel i558. — Venanzio Lupaechini, per il quàle si avrebbe una compiuta e perfetta edizione delle opere di Celso, se inaspettatamente nell'Agosto del 1775 passato non fosse dalle co* su mortali a più tranquilli secoli. In breve Me* dici valorosissimi furon tutti , i quali dirigendo le loro fisiche osservazioni sopra i tre regoi animale , vegetabile e minerale ancora , bene contribuirono a rendere questa scienza sacra e divi* na, vie più vantaggiosa alle teorie delle scienze, più acconcia alla pratica delle arti e di maggior giovamento alla società.
   La Storia grande maestra della vita umana, c he come osserva Bacone tende a renderci saggi e avveduti , a farci ^ come vorrebbe Traey , argomentar l'avvenire da'tempi andati, fu d* essa con ardore coltivata da non pochi Aquilani. Tra questi poi, innanzi ogn'altro, mi è forza dire aicuu che dell'immortale C. Crispo Sallu-
   v^ooQie